venerdì 23 settembre 2011

Creatività e Tecnica

Era da più di un anno che studiavo da autodidatta il Mac e i software di grafica. Sperimentavo, studiavo, divoravo libri di grafica e illustrazione. Avevo scoperto che il computer poteva visualizzare la mia creatività e potevo amplificare a dismisura le mie capacità che avevo con matite, pantoni, aerografi e lettere trasferibili…
Adesso avrei avuto la possibilità di esprimerla in un vero lavoro. In un sogno di lavoro. Inventarsi un modo nuovo di valorizzare i magnifici disegni Disney.

Il disegno della copertina del n. 3 è di Gian Battista Carpi. Avrei colorato una copertina disegnata da un maestro del disegno di cui avevo letto decine e decine di storie. Questa, che fu la prima copertina pubblicata colorata da me, è stata un sfida. Una sfida creativa ma anche una sfida tecnica.

Mi ero letto tutte le storie di Paperinik che avevo trovato in redazione. Oramai il papero mascherato lo conoscevo bene. Agisce di notte e prende di sorpresa i malviventi. Questo concetto avrei potuto renderlo col colore. Volevo enfatizzare la presenza autoritaria del disegno di GB Carpi, dargli una luce. Come nella sua prima apparizione…


Ma al contempo tenere dei toni scuri di una città notturna.

Qualche consiglio dal fotolitista e via… La scansione: in alta risoluzione?! La gestione del tratto: colorare senza rovinarlo. Sfocare il fondo: come e quanto? Dal punto di vista tecnico, in Photoshop non esistevano ancora i livelli e bisognava lavorare con canali e selezioni.
Alla fine ne usci un fondo violaceo, leggermente sfocato. Un alone chiaro dietro alla sagoma di Paperinik e un ombra lunga sulla strada.


Se guardo questa copertina con gli "occhi di adesso", un po' rabbrividisco…  per l'emozione e perché è colorata maluccio! Magari, prima o poi, la rifaccio…

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